martedì 26 giugno 2012

Personaggi che segnano la storia: Don Lorenzo MILANI profeta di Pace, voce scomoda, Obiettore di Coscienza. 45° Anniversario

 "Un grande miracolo sta avvenendo in questa stanza.......Un cammello che passa nella cruna di un ago" (le ultime parole di Don Milani)

Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia"

"Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali."

"Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego".
DON LORENZO MILANI
Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore e l'animatore della famosa scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di scuola a tempo pieno espressamente rivolto alle classi popolari. I suoi progetti di riforma scolastica e la sua difesa della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono nelle opere Esperienze pastorali, Lettera a una professoressa e L’obbedienza non è più una virtù (questi ultimi due testi scritti insieme con   i suoi ragazzi di Barbiana), nonché una serie importantissima di lettere e articoli.
A lungo frainteso e ostacolato  dalle autorità scolastiche e anche da una parte di quelle religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta ancora oggi una grande testimonianza di fedeltà nelle  sua scelta  di essere dalla parte degli ultimi.
Don Milani, secondo Ernesto Balducci, “ha scelto la via della rottura per aggredire il mondo degli altri e far nascere nella coscienza di tutti noi, prelati, preti, professori, comunisti, radicali e giornalisti, il piccolo amaro germoglio della vergogna”
Nel libro "Lettera ad una professoressa", giunge a rivoluzionare completamente il ruolo di educatore, denunciando la natura classista dell’istituzione scolastica italiana e proponendo nuovi obiettivi e nuovi strumenti che potessero concretamente andare incontro ai bisogni dei ceti meno privilegiati.

 Don Milani e i suoi testi: Una delle scelte piu' forti di Don Milani fu quella di usare come unico mezzo di comunicazione le lettere inviate non solo a conoscenti ma anche a riviste e giornali.
Nello scrivere testi come "Lettera ad una professoressa" fece la scelta di scrivere non lui ma di far scrivere ai ragazzi e questo non certo solo per evitare la censura ecclesiastica.
Quello che piu' temeva era che i suoi libri finissero nelle mani sbagliate:
"Io scrivo solo l'indispensabile, ho sempre scritto solo le cose essenziali. Perché mi vergogno a scrivere quando so che, poi, mi leggerebbero tutti i borghesi: come i miei parenti. E mi leggerebbero tutt'al più per far quattro chiacchiere da salotto!"

Per approfondire la tua conoscenza di don Milani, ti segnaliamo i seguenti testi:
I Care ancora - ed. EMI (prenotazioni gimpadova@giovaniemissione.it )
Mario Lancisi-Alex Zanotelli: Fa' strada ai poveri senza farti strada - EMI (prenotazioni gimpadova@giovaniemissione.it )
Mario Lancisi - Il segreto di don Milani - Piemme
Don Milani e la Pace - ed. EGA
 
Se vuoi saper qualcosa in più su Don Milani visita il sito del Centro Documentazione: 
Se desideri leggere brani di don Milani:

Se vuoi leggere un brano di "lettera ad una professoressa",  clicca qui 

Se vuoi leggere il testo "L'obbedienza non e' piu' una virtu' ", clicca qui

Nel febbraio del 1965 La Nazione pubblica la lettera di un gruppo di cappellani militari in congedo che criticano aspramente la renitenza alla leva. La lettera di risposta di Don Milani viene pubblicata dalla rivista Rinascita; il priore afferma che l’obbedienza non è più una virtù e reclama il diritto all’obiezione di coscienza.
La IV sezione del Tribunale di Roma cita in giudizio per “apologia di reato” Lorenzo Milani insieme al vicedirettore responsabile di Rinascita, Luca Pavolini, con l’accusa di incitamento alla diserzione e alla disubbidienza militare.

Se vuoi leggere la lettera  di don Milani "Università e pecore", clicca qui

Un intervento di un alunno di don Milani
"Mille Barbiana" di Edoardo Martinelli, alunno di don Milani, clicca qui

Fonte: Giovani e Missione


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