venerdì 2 novembre 2012

4 Novembre 2012- “Dalla Memoria della guerra alla cultura della Pace”

La settimana della  Memoria

 4 Novembre 2012

                     Tema:
“Dalla Memoria della guerra alla cultura della Pace: 60 anni di storia europea”

(Notizie tratte dalle fonti storiche dell' Archivio Pace e Centro di documentazione per la Pace e la Nonviolenza di Viterbo-Italy )

POSSA LA SANTITA’ DEL LAVORO REDENTO
FUGARE E UCCIDERE PER SEMPRE IL SANGUINANTE SPETTRO DELLA GUERRA
PER NOI E PER TUTTE LE GENTI DEL MONDO. QUESTA LA SPERANZA E LA MALEDIZIONE NOSTRA CONTRO CHI LA GUERRA VOLLE E RISOGNA”
(queste parole sono quelle riportare sul monumento ai caduti di Tolentino (MC).

Il  4 Novembre ricorre  l’anniversario della conclusione per l’Italia della prima guerra mondiale, l’orribile “inutile strage” che fu non solo ecatombe di tanti innocenti, ma altresì seminagione di nuovo odio e nuove crudeltà che ebbero come esito dittature disumane e una
seconda immane conflagrazione mondiale. Che il 4 novembre nel ricordo di tutte le vittime delle guerre sia anche monito ed impegno contro le guerre presenti e future, contro tutte le violenze e contro tutti gli strumenti e gli apparati di morte. In Italia si svolgono tante manifestazioni di commemorazione davanti ai monumenti dedicati ai caduti per ricordare con profondo dolore che ogni guerra è assurda e va assolutamente evitata!
La prima guerra mondiale, secondo le testimonianze tramandate dalla memoria storica, fu uno degli attacchi più sanguinosi e violenti avvenuti in Italia, una vera e propria carneficina che costò alla nostra nazione 650 mila morti e un milione tra mutilati e feriti, molti di più di quanto era il numero degli abitanti di Trento e Trieste, i territori ottenuti con la vittoria della guerra che l’Austria aveva promesso all’Italia in cambio della non belligeranza. Come sostenne “Giolitti”, la prima guerra mondiale poteva essere evitata portando all’Italia Trento e Trieste mediante una neutralità concordata con l’AustriaMa ciò non avvenne, e si preferì usare la strada della forza per raggiungere quel macabro obiettivo voluto dal re, e con un altissimo prezzo in vite umane. Ancora oggi questa scellerata decisione di andare in guerra a tutti i costi non trova alcuna giustificazione. Ogni guerra è assurda! Il primo conflitto mondiale fu un affare per grandi industriali, politici corrotti, funzionari statali senza scrupoli, alti ufficiali che si arricchirono con i proventi dell’industria bellica. Dopo la prima guerra mondiale e dopo la seconda guerra mondiale che fu altrettanto cruenta per la ferocia del nazismo che culminò con la Shoah, dove sei milioni di ebrei (secondo fonti tedesche) costituiti da giovani, vecchi, neonati e adulti, furono deportati e imprigionati nei campi di sterminio di Auschwitz, ed infine uccisi dalla ferocia nazista. I tedeschi si macchiarono di crimini di guerra calpestando le regole della convivenza civile e violando i diritti umani. Al termine di questi orrendi conflitti, che portarono al mondo solo  morte, distruzione e lutti, maturò in tutta Europa ed in Italia una profonda idea di Pace. Ecco che nel 1963 con l' Enciclica "Pacem in Terris" di Papa Giovanni XXIII, l’ insegnamento della chiesa segnò una svolta decisiva sul tema della Pace legando tale concetto a quello della giustizia sociale e al rispetto dei diritti dell'uomo. Stessa cosa fu anche per il suo successore, il papa Paolo VI, che, con l' enciclica "Populorum Progressio" (1967) veniva messo al centro lo sviluppo dei popoli ed il concetto di solidarietà mondiale. A seguire, anche il popolo e la politica italiana si mobilitarono sui temi fondanti della Pace. Cominciarono a nascere in Italia i primi movimenti politici, sociali e pacifisti che fondavano i loro programmi su ideali di Pace e di Nonviolenza. Uno dei fondatori storici del movimento italiano pacifista fu  il filosofo prof. Aldo Capitini, ideatore della prima Marcia per la Pace Perugia Assisi. Capitini fu fortemente ispirato dai principi francescani del poverello di Assisi e del Vangelo di Pace di Cristo. In particolare Capitini fece sua quella parte delle Beatitudini dove si legge: "Beati gli Operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio".  Durante la prima Marcia per la Pace Perugia Assisi per volontà dello stesso fondatore del Movimento nonviolento italiano, per la prima volta fece comparsa in Italia il vessillo Arcobaleno, che a tutt'oggi rimane il simbolo per eccellenza del movimento italiano pacifista; esso sta a significare l' impegno permanente per la causa di Pace, senza se e senza ma,  un impegno che comporta la scelta della nonviolenza attiva, l'obiezione di coscienza alla guerra, l'appello al disarmo mondiale, allo smantellamento delle testate nucleari. 
Dopo Capitini vi furono tantissimi altri uomini che testimoniarono l'idea di Pace e di nonviolenza con la vita e le proprie scelte.... L'idea di Pace è stata sancita anche nella nostra bella Costituzione Italiana, scritta a caro prezzo, con il sangue dei nostri padri che diedero la vita perché verità e giustizia potessero essere scritte su questa carta. In particolare è da evidenziare l'importanza dell'articolo 11 della Costituzione Italiana che recita le seguenti parole: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la Pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Purtroppo ad oggi  l'articolo 11 è stato più volte trasgredito per via della partecipazione dell' Italia in più azioni belliche, le quali anziché portare Pace, hanno contribuito all'aumento dell'instabilità tra i popoli e alla proliferazione di sentimenti di odio, e di violenza, culminati con la piaga del terrorismo, oggi ormai divenuta incontrollabile e diffusa a livello globale. 

Il 4 novembre dunque, in silenzio e dignità, le istituzioni democratiche, le associazioni e i movimenti umanitari, le persone di  buona volontà, e tutti alunni delle scuole desiderosi di imparare e di apprendere meglio la "Cultura della Pace",  quale alternativa agli scontri di civiltà, meditano in silenzio andando a deporre un fiore dinanzi alle lapidi che ricordano coloro che furono assassinati. Se ne ricorderà i nomi e l’umanità, le vite assurdamente 
e orribilmente estinte, e si farà solenne promessa di impegno nel contrastare le guerre presenti e future attraverso l'impegno per la causa di Pace. 
Sia infine cancellata la vergogna della macabra festa degli apparati di morte; si affermi il diritto alla vita per l’umanita’ intera.
           La PACE è l'unica strada agli scontri di civiltà......
Dov’è, o guerra, la tua vittoria?”. “Ogni vittima ha il volto di Abele” (Heinrich Boell).


(Notizie tratte dalle fonti storiche dell' Archivio Pace e Centro di documentazione per la Pace e la Nonviolenza di Viterbo-Italy )

Note. In alto il Video "Bandiere di Pace" correlato all'argomento
-Cliccare qui sopra per visualizzare il VIDEO sul tema



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