lunedì 19 novembre 2012

STOP ALLA NUOVA SHOAH in PALESTINA. FIRMIAMO per far SMETTERE QUEST'ORRIBILE MASSACRO!

STOP ALLA nuova SHOAH in PALESTINA! SOLIDARIETA' AL POPOLO PALESTINESE, DERUBATO DEI PROPRI TERRITORI DA DEI "LADRI DI TERRA" E BRACCATI DA UNO DEGLI
ESERCITI PIU' POTENTI DEL MONDO E DAI MASS MEDIA SERVI DEI POTENTATI MILITARI. CONDIVIDIAMO IN RETE LA NOSTRA VICINANZA, RICORDANDO CHE LA PACE E' UNA PAROLA VUOTA SE NON SI CERCA PRIMA LA GIUSTIZIA..

"MALEDETTI VOI CHE UCCIDETE I VOSTRI FIGLI!" L'umanità, questa é la nostra umanità ...in essa si riflettono i nostri figli..La nuova Strage degli innocenti...Dov'é o guerra la tua vittoria? DOVE? " Un grido si è udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più. » (Matteo 2,18) ". FERMATE la nuova SHOAH in PALESTINA.SIA PACE E RICONCILIAZIONE. LA PACE é l'UNICA STRADA AGLI SCONTRI DI CIVILTA', l'unica alternativa alla sporca e sanguinosa guerra causa di lutti, di morte e distruzione. La Pace é l'UNICA STRADA per SALVARE il FUTURO ( Agnese Ginocchio- Movimento per la Pace)



Firmiamo facciamo smettere questo orribile massacro!!!
Per firmare clicca qui

http://www.avaaz.org/it/palestine_worlds_next_nation_a/?fZEmccb&pv=27ciao

HANNO GIÀ FIRMATO 1,356,371 PERSONE, PER FAVORE: FIRMA ANCHE TU!

Ai leader europei e a tutti i membri dell'ONU:

Vi chiediamo di appoggiare l'iniziativa legittima per il riconoscimento dello stato della Palestina e per l'affermazione dei diritti del popolo palestinese. E' ora di cambiare rotta dopo decenni di negoziati di pace falliti per fermare l'occupazione e andare verso la Pace basata sui due stati.



VERGOGNA! L'Italia sostiene i bombardamenti di Israele. Alla faccia dell'art. 11 della COSTITUZIONE...
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha deciso di schierare l'Italia a fianco dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Dalla
parte di Israele. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha deciso di schierare l'Italia a fianco dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza.

Ieri il ministro ha descritto la situazione con le stesse parole dei portavoce delle forze armate israeliane: "Sulla regione meridionale di Israele sono stati lanciati negli ultimi giorni 120 missili qassam con seri rischi per la popolazione". In questo contesto di "forte tensione", ha continuato il ministro, "Israele ha reagito eliminando il comandante di Hamas Jaabari". "Eliminando"? Si ha usato proprio la parola "eliminando" senza alcun cenno di disapprovazione.

Nessuna parola di condanna della violenza, nessuna parola di compassione per le centinaia di morti e feriti innocenti causati da questa nuova escalation.

Il Ministro Terzi si limita a dire che "è un momento molto preoccupante" e che "è necessaria e urgente un'azione che riduca le tensioni, dia sicurezza a Israele e restituisca un minimo di tranquillità alla Striscia di Gaza". Avete letto bene. La priorità per l'Italia è ridare sicurezza a Israele e restituire un minimo di tranquillità alla Striscia di Gaza. Un minino, mi raccomando, che di tranquillità i palestinesi di Gaza non ne abbiano troppa.

Nessun cenno alla necessità di fermare subito l'escalation. Nessun appello alle parti. L'Italia, lascia intendere il ministro, non vuole interferire con la strategia del governo israeliano.

Sono indignato! E sento il dovere di dirlo ad alta voce. Questo atteggiamento è profondamente contrario al buon senso, al diritto e alla legalità internazionale, ai valori e ai principi iscritti nella nostra Costituzione come agli interessi del nostro paese. E va cambiato. Chi non è d'accordo con il ministro degli Esteri Giulio Terzi parli forte e chiaro: L'Italia e l'Europa devono adoperarsi subito per spegnere l'incendio, non alimentarlo. La pace in Medio Oriente non ha bisogno di Terzi ma di un "Terzo" che costringa le parti a fermare l'escalation della violenza e a imboccare per davvero la via della pace, della giustizia e della riconciliazione. Diamo all'Italia una politica di pace!

Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace

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