mercoledì 25 maggio 2016

Alife. Elezioni amministrative 2016, l’appello di Agnese Ginocchio (Movimento per la Pace). Due messaggi rivolti a chi governerà la città: sostenere le fasce deboli e costruire la Città dei diritti dei giovani.

MATESE TERRA DI PACE. ALIFE(CE)- Questa mattina martedi 24 Maggio, nell'area antistante l'edificio comunale, mentre si stavano raccogliendo le firme per i prossimi referendum, si sono avvicinati al banchetto degli attivisti volontari: lo studente Angelo Papale, l' Ing. Antonio Calabrò e la testimonial della Pace Agnese Ginocchio, due operatori di giornali web locali che si aggiravano in Città per registrare tramite le loro telecamere appelli e messaggi in vista delle prossime amministrative. Dopo un primo momento di esitazione a non voler rilasciare alcuna dichiarazione pubblica da parte degli stessi, in seguito ad un ulteriore invito da parte degli operatori, Agnese Ginocchio ha preso la parola a nome dei tre attivisti e rispondendo alla domanda: "Cosa ne pensa delle prossime amministrative?" Ha dichiarato quanto segue: " Spero vivamente che
questa volta i cittadini sappiano valutare bene. Ma è necessario che la nostra politica per essere credibile metta al centro delle proprie aspirazioni e dei propri programmi il principio della Pace, altrimenti rischia seriamente di essere deludente. Per questo ci rivolgiamo a chi governerà questa Città per i prossimi 5 anni di prendere seriamente a cuore quest'appello. Non può esistere una politica vera e giusta senza affermare il diritto alla Pace, che comporta il "sostenere le fasce deboli e precarie" e difendere quindi i diritti umani di ogni singola persona. Speriamo che i cittadini lo capiscano e agiscano di conseguenza". Alla seconda domanda: "Cosa deve fare la politica per i giovani?", Agnese Ginocchio ha risposto: " I giovani meritano di essere messi al centro dell'attenzione, ma è necessario che anche loro prendano coscienza dello stato attuale e si formino ad una coscienza di Pace, per essere in grado di imparare ad avere una visione globale delle vicende che ci attraversano, partendo da quelle locali. E' necessario per questo che venga realizzata la Città dei diritti a misura di giovani in cui venga dato loro ampio spazio. Il lavoro educativo e formativo che svolgiamo davanti all' Albero della Pace, è finalizzato proprio alla presa di coscienza dei giovani e senza presa di coscienza non si possono cambiare le cose. Gandhi ( grande Leader della nonviolenza e politico a difesa della Pace e dei diritti umani) diceva: Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo". Ecco questo il messaggio integrale di stamane, Lo abbiamo voluto riportare in segno di testimonianza, in quanto non si è certi se l'intervista verrà trasmessa integralmente, in parte(tagliata) o non verrà proprio trasmessa. Intanto ringraziamo l' operatore Andrea Caprarelli ed il collega per l'attenzione mostrata. (Comunicato pubblicato sul giornale Vairano News a cura del giornalista Andrea De Luca) 



Note: Nelle foto un momento importante che testimonia l'impegno del Movimento per la Pace: il passaggio della Fiaccola della Pace, avvenuto nel mese di aprile 2015 ad Alife, con la declamazione dell'Appello nazionale per il riconoscimento del diritto giuridico alla Pace che fu consegnato in segno di impegno all'allora Sindaco di Alife Giuseppe Avecone e alla Dirigente scolastica dell' Istituto Comprensivo Anna Maria Pascale, l'appello aveva (e ha) l'obiettivo di raccogliere adesioni da parte di Enti locali e delle scuole per far nascere in questa provincia il Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e delle Scuole di Pace. Da premettere che esiste già quello nazionale. L'obiettivo è avviare in collaborazione con le citate Istituzioni percorsi mirati sulle tematiche della Pace. Infine la piantumazione dell'Albero della Pace dedicato a tutti i caduti della grande guerra e alla memoria di tutte le vittime delle guerre stragi, attentati, criminalità, terrorismo e mafie di Alife e nel mondo. L' Albero della Pace è la "voce della coscienza" che chiama ciascuno di noi a scendere in campo e impegnarsi a costruire un futuro di Pace partendo proprio dal presente e percorrendo i sentieri della memoria del passato, nel nome di quanti sacrificarono la loro vita per farci vivere condizioni di Pace e di benessere oggi ( così dovrebbe essere)

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