lunedì 10 ottobre 2016

Di notte e di giorno. La "FIACCOLA DELLA PACE" continua la sua nobile missione: portare Luce nell'oscurità della notte.


Di notte e di giorno. La "FIACCOLA DELLA PACE" continua la sua nobile missione: portare Luce nell'oscurità della notte. Lo facciamo perché sentiamo il dovere di reagire al buio che sta ricoprendo la coscienza e l' umanità di tante persone. Ogni giorno, ogni volta che andiamo su twitter o facebook,
ogni volta che accendiamo la Tv o leggiamo un giornale, veniamo a sapere di una nuova strage, di orrori che si ripetono, di guerre che continuano, di violenze che non si fermano, di muri che si costruiscono, di gente che perde il lavoro, di drammi ignorati, di persone sfruttate, respinte, uccise. Le denunce e le proteste virtuali non mancano, ma di reazioni collettive significative non c' è traccia.Anche l'indignazione, se c'è, è diventata un fatto personale, intimo. Il senso di impotenza è micidiale. Ed è l'anticamera della rinuncia e della rassegnazione. Oggi si sente un senso nauseante di indifferenza e rassegnazione. La Fiaccola della PACE invece, ha l'obiettivo di riportare l'uomo alla ragionevolezza, alla sua responsabilità, alla volontà di reagire, di sfidare il buio che sta calando dentro di noi e sul tempo presente, per cercare, con grande umiltà, di lanciare un nuovo allarme, di suscitare un pensiero nuovo, un atteggiamento nuovo, di scuotere le coscienze addormentate dal sonno dell'oscurità. Abbiamo bisogno di vincere la rassegnazione e generare, assieme, una nuova speranza, quella di reagire al male che ci circonda. La Pace che tante volte abbiamo invocato, implorato, cercato, coltivato, è in pericolo in ogni dove. Dentro di noi, nei nostri rapporti con gli altri, nelle nostre case, nelle nostre città, nel nostro paese, in Europa, nel Mediterraneo, nel mondo. Non è sempre stato così. Siamo dentro ad un tempo nuovo, in rapido, continuo, imprevedibile, cambiamento, una grave crisi epocale senza precedenti. Papa Francesco insiste nel descrivere la gravità della situazione parlando di un mondo in guerra per interessi, per i soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli. E non si riferisce solo alle guerre che fanno la fortuna dei trafficanti di armi. Si riferisce a quel groviglio di guerre che ci coinvolgono a tanti livelli e che oggi ci impongono di capire cosa non va nel nostro modo di vivere e di "fare società", di fare politica e di gestire le istituzioni, di cambiare qualcosa nella nostra vita e di unirci ad altri per capire come costruire nuovi rapporti economici, sociali, internazionali e con la natura. L'Agenda politica della Pace, le cose che dobbiamo chiedere alle istituzioni e alla politica sono note: dalle più fattibili partendo da quella di fermare la vendita di armi italiane ai paesi in guerra, investire sulla lotta alla povertà e all' esclusione sociale, investire nell'imprenditoria locale, nella cultura, nell'istruzione, ridare fiducia e speranza ai piccoli commercianti, restituire il diritto al lavoro, reinvestire sulla cooperazione internazionale... per poi allargarsi a quelle più complesse come fermare le guerre e le stragi, trasformare il dramma delle migrazioni in una opportunità, costruire un' economia di giustizia, gettare le basi di una nuova Europa... Anche il nostro appello per una comunicazione e un' informazione di Pace non è mutato. Resta da decidere cosa chiediamo a noi stessi, alle nostre comunità e organizzazioni. RESTA DA CAPIRE: NOI DA CHE PARTE STIAMO? La marcia per la Pace deve diventare la marcia della Pace: la marcia di tutti quelli che la Pace cercano di farla per davvero ogni giorno, tutti i giorni, in tutti i campi. La domanda è personale: siamo davvero disponibili a rinunciare alla violenza, a rifiutare l'indifferenza che ci sta dividendo, a sentirci responsabili gli uni degli altri e dell'ambiente che ci circonda, a proteggere chi è vittima o minacciato di abuso o di violenza, a scegliere la via dell'aiuto reciproco, della solidarietà e della cooperazione? E collettivamente, siamo pronti a investire sui giovani e sulla loro educazione alla cittadinanza locale, a imparare a fare Pace a chilometro zero, partendo dalle nostre comunità, a ricostruire la nostra capacità di affrontare le sfide globali? Da molti anni stiamo dicendo che, per essere efficaci, dobbiamo agire assieme, operando oltre le diversità e rivalità, come un fronte unico, con una strategia comune. Se non decideremo di farlo ora, unendo tutte le energie positive che ci sono, non ci resterà che piangere sulle nostre responsabilità. Il buio che attraverseremo questa notte porta con sé la certezza dell'alba. Il buio che ci sta crescendo dentro non lascia scampo. Conviene davvero, a ciascuno, di accendere una luce, la Luce della PACE. Per sé e per tutti. Di notte e di giorno. La "FIACCOLA DELLA PACE" allora continua la sua nobile missione: portare Luce nell'oscurità della notte. UNISCITI A NOI! (Tratto da un messaggio di Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, per la Perugia Assisi del prossimo Ottobre 2016, con aggiunte al testo)
Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio, Provincia di Caserta, Regione Campania) Movimento Internaz per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio

Per tutte le info sul passaggio della Fiaccola della Pace collegarsi alla pagina pubblica ufficiale dell'evento su FB: https://www.facebook.com/fiaccoladellapace3millennio/

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